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Contrada Olivola
Contrada Olivola
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Turismo
Descrizione
La Contrada Olivola così detta, dice il Leoncini, "da un olivo che era in mezzo della piazza". I frati Agostiniani originariamente avevano un convento e la chiesa di Sant'Agostino fuori le mura, "nel sito del giardino dei signori Piani" nell'area cioè che si estende a sinistra e a destra di via dei Cordari, nella parte che scende verso l'attuale edificio scolastico. Al tempo del Leoncini quella zona conservava ancora il nome di "piazzetta di Sant'Agostino Vecchio". Questa chiesa vecchia è attestata anche in un atto notarile del 21 agosto 1293. Il trasferimento all'interno della Città avvenne per iniziativa del Priore Generale dell'Ordine, padre Giacomo da Orte, a seguito di una bolla d'assenso del papa Benedetto IX, il 2 aprile 1303. Per l'abitazione dei frati fu concesso il Palazzo di Residenza della Comunità Cittadina, e questo passaggio dovette avvenire dopo il 1295 giacché un atto notarile indica che, in quella data, il Comune aveva già la sua sede in piazza di Santa Maria. La Comunità si riservò sul convento il diritto di conservare lo Stemma Cittadino sopra la porta d'ingresso, ove tuttora si trova, e di mantenervi il Bussolo per l'elezione dei Magistrati. Nella piazza Olivola già esisteva la chiesa di Santa Croce, eretta dalla confraternita omonima, detta anche di Disciplina o della Frusta, la cui origine non sappiamo indicare con precisione, ma è certamente la confraternita più antica della Città. Il Leoncini, che non era riuscito neppure lui ad accertarla, si limita a dire che era "la più antica che sia in Orte", che porta "i sacchi bianchi con lo stendardo, un crocifisso, et il Venerdì Santo, a sera, fanno una pietosa et bella Processione per tutta la città, ove concorrono tutte le altre compagnie et si porta un Cristo su una Bara che dà molta devozione al popolo tutto che vi concorre". A lei si deve l'istituzione dell'Ospedale di Santa Croce con le sue emanazioni successive dell'Ospedale dei Convalescenti che aveva sede nel delizioso palazzetto d'angolo della chiesa di Santa Croce che si affaccia sulla piazza, (donato dal cittadino Simon Alonio alla confraternita della Trinità e l'Ospedale dei Pellegrini.
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