Il progetto SEED Communities (Sustainable, Empowered, Ethical Democratic Communities) è nato nell’ambito del programma europeo CERV - Citizens, Equality, Rights and Values, con l’obiettivo di promuovere pratiche sostenibili e inclusive nelle comunità locali, in particolare quelle rurali o difficilmente raggiungibili. Coordinato dall’organizzazione italiana Lighthouse Languages, il progetto ha coinvolto partner da otto Paesi europei: Italia, Portogallo, Cipro, Malta, Ungheria, Lettonia, Lituania e Repubblica Ceca.
Una sfida europea per la sostenibilità delle piccole comunità
Il progetto ha preso le mosse da una riflessione critica: la sostenibilità viene spesso associata ai contesti urbani e dinamici, mentre le piccole comunità e i gruppi marginalizzati restano esclusi dalle politiche ambientali e sociali. SEED Communities ha dunque cercato di ripensare le abitudini locali in chiave sostenibile, promuovendo un approccio dal basso, fondato sul coinvolgimento diretto dei cittadini, con particolare attenzione agli anziani e ai gruppi difficilmente raggiungibili.
Due incontri internazionali, un impegno condiviso
Il progetto si è articolato in due incontri internazionali:
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Il primo meeting si è svolto a Paredes, in Portogallo, e ha avuto come tema centrale le politiche ambientali europee, la sostenibilità e la giustizia sociale. Seminari, workshop e dibattiti hanno stimolato lo scambio di buone pratiche tra i partecipanti e favorito la riflessione su come applicare le politiche europee a livello locale in modo equo.
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Il secondo incontro si è tenuto ad Ayia Napa, a Cipro, e ha affrontato il tema della sostenibilità per i gruppi marginalizzati. Il confronto ha evidenziato come il coinvolgimento delle comunità locali sia essenziale per rendere la transizione ecologica davvero giusta e inclusiva.
Durante quest’ultimo incontro è stata firmata la Dichiarazione Congiunta SEED, un documento che sancisce l’impegno dei partner a proseguire nella collaborazione per lo sviluppo sostenibile, promuovendo lo scambio culturale, il turismo responsabile, l’educazione alla sostenibilità e la partecipazione giovanile.
Il ruolo dei fondi europei in una transizione giusta
Uno degli aspetti centrali emersi dal progetto è il concetto di transizione giusta: la sostenibilità deve tenere conto delle disuguaglianze sociali ed economiche, e l’accesso ai fondi europei può diventare uno strumento potente per colmare i divari. Facilitare l’uso di tali risorse da parte delle aree rurali e dei gruppi vulnerabili è fondamentale per una partecipazione equa.
L’importanza delle iniziative locali
Le esperienze condivise durante il progetto hanno dimostrato che le iniziative dal basso sono spesso le più efficaci nel coinvolgere i cittadini. Ad esempio:
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in Portogallo, le Eco-Parrocchie hanno mobilitato comunità religiose per sensibilizzare sulla sostenibilità;
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in Lituania, il programma Creative Home(less) ha utilizzato l’arte per includere persone senza dimora nei progetti ambientali.
Questi esempi hanno evidenziato l’importanza di fiducia, accessibilità e rilevanza concreta delle azioni sostenibili per garantire l’inclusione di tutti.
Un progetto che guarda al futuro
SEED Communities ha dimostrato che la sostenibilità non è un concetto astratto, ma un percorso concreto, condiviso e collettivo. Il progetto ha rafforzato i legami tra le comunità europee e ha posto le basi per iniziative future fondate su collaborazione, partecipazione e rispetto delle diversità locali.
In un’Europa che vuole essere verde, giusta e inclusiva, esperienze come SEED Communities rappresentano un modello replicabile di cambiamento dal basso, in cui ogni cittadino diventa protagonista attivo della transizione sostenibile.
https://www.lighthouselanguages.it/portfolio/seed-2024/
https://www.lighthouselanguages.it/wp-content/uploads/2024/11/EDS-1-sito.pdf
https://www.lighthouselanguages.it/wp-content/uploads/2024/11/Template-Event-Description-Sheet-2-1.pdf